Gardone Riviera

STORIA DI GARDONE RIVIERA

Lo sviluppo turistico di Gardone Riviera si deve all’intraprendenza dell’ingegnere austriaco Luigi Wimmer il quale, affascinato dalla bellezza del paesaggio e dalla mitezza del clima, decise di stabilirsi qui con la moglie Emilia nel 1874, intenzionato a trasformare il paese in un luogo di soggiorno per tedeschi. Grazie al suo attivismo ed al suo entusiasmo, ben presto sorsero numerosi alberghi – tra i quali il Grand Hotel Gardone Riviera (1882), il Grand Hotel Fasano, l’Hotel Montebaldo, l’Hotel Garda et Suisse e, recentemente restaurato, il Grand Hotel Savoy, mentre la sua opera di propaganda soprattutto nel mondo tedesco fece conoscere sempre meglio l’incanto e la salubrità della zona, a quei tempi frequentata soprattutto nella stagione fredda.

ARTE

Gardone RivieraA fianco della strada Gardesana, poco fuori il paese di Gardone Riviera, si trova Villa Alba, un maestoso palazzo in stile neoellenistico, arricchito da un vasto giardino con molte essenze pregiate, innalzato fra il 1905 e il 1910 su progetto dell’architetto Shafer. Da questa villa dipendeva il complesso detto Ruhland (terra di pace), formato da un parco pittoresco dove risaltava una torre a guardia della darsena. Nel 1918 la torre venne acquistata dal poeta Gabriele D’Annunzio, che la restaurò in chiave medioevale e la ribattezzò Torre San Marco, mentre il palazzo è ora di proprietà comunale ed è utilizzato per congressi e come sede di rappresentanza. Sul lago, nei pressi della Torre San Marco, si trova villa Fiordaliso, una dimora liberty famosa per esser stata l’abitazione dell’amante di Mussolini, Claretta Petacci, al tempo della Repubblica Sociale di Salò, ed ora trasformata in un prestigioso albergo. Gardone sopra, la parte più antica del paese, Gardone sopra, mantiene ancora le caratteristiche di luogo pittoresco con angoli suggestivi e ville antiche, circondata da una rigogliosa vegetazione di cedri, canfore, lecci e palme, che conferiscono un’impronta particolare all’ambiente; vasti e ben curati i parchi pubblici. La Parrocchiale (sec. XVIII), intitolata a San Nicola, ingloba una chiesa precedente – di cui resta il campanile con la base trecentesca – e custodisce una Pentecoste e una Deposizione attribuite a Zenon Veronese (sec.XVI); dalla balconata che sta dietro l’abside si può godere uno splendido panorama. Sulla costa si trova invece la frazione di Fasano – da vedere la seicentesca chiesa di San Faustino, circondata dalla lussureggiante vegetazione dei giardini delle magnifiche ville che si susseguono a monte della strada Gardesana, testimoni di un turismo antico e di rango. In riva al lago, in una grande villa seicentesca trasformata in albergo agli inizi del ‘900 (villa Paradiso), è ospitato un prestigioso Beauty Clinical hotel, specializzato in cure naturali per il recupero della perfetta forma fisica.

ATTRAZIONI

Se dal Grand Hotel, seguiamo la strada – v. Roma – che porta a Gardone sopra e al Vittoriale, presto, sulla sinistra, troviamo il Giardino Botanico, creato nel 1912  da un altro ospite benemerito di Gardone Riviera, il boemo Arturo Hruska, dentista dello zar con la passione per i viaggi. Il parco si divide in più settori: ad esempio il giapponese, caratterizzato dalla presenza di piccoli stagni con vegetazione tipica; l’indocinese, con una fitta foresta di bambù; ed infine il dolomitico, dove si trova una parete di roccia alta 13 metri, con balze e crepacci dai quali cade l’acqua di tre cascatelle. Nei pressi del Grand Hotel, ha la sede la “Comunità del Garda“, un’associazione di Enti pubblici che promuove la tutela, la valorizzazione e l’organico sviluppo del bacino del lago di Garda. Oggi il famoso artista Andrè Heller è proprietario di questo splendido parco e della sua villa. Acquistò il complesso architettonico alla fine degli anni 80 e lo ristrutturò. Si possono ammirare spettacolari giochi di cascate e più di 2000 tipi di piante, da quelle alpine a quelle tropicali, e grazie al clima mite la vegetazione è sempre in fiore. Nascoste all’interno del parco si possono trovare anche i plastici di Keith Haring o Mimmo Paladino. Ciò che ha reso famosa Gardone Riviera è soprattutto la grandiosa villa-monumento del Vittoriale degli Italiani, a Cargnacco, nella parte alta del paese: realizzata dall’architetto Gian Carlo Maroni, di Riva, fu la residenza del poeta-soldato Gabriele D’Annunzio – dal 1921 alla morte nel 1938 – di cui restituisce fedelmente la temperie intellettuale. Qui la celebrazione della figura del poeta si accompagna a quella di un’epoca e si può considerare una “cittadella” per la presenza di numerosi edifici disposti in un vasto parco di nove ettari. Di particolare interesse sono il teatro all’aperto, detto il “Parlaggio“, dove ogni estate vengono rappresentati spettacoli di prosa e balletti, e il Mausoleo con la tomba del poeta. Tra i cimeli esposti sono da ricordare il motoscafo antisommergibile Mas 96, utilizzato per l’impresa di Buccari (10 e 11 febbraio 1918), e la “Nave Puglia“, incastonata nella collina in mezzo al verde, con la prua puntata verso est, al suo Adriatico. Inoltre abbiamo la “Prioria“, dove abitava il poeta e sono raccolti i suoi cimeli e una biblioteca di 33.000 libri; lo “Schifamondo“, che avrebbe dovuto essere la sua nuova abitazione ma che non venne mai abitato e che ora è stato trasformato in un museo, con ricordi della vita e delle imprese di D’Annunzio, e in un auditorium, dove è esposto l’aereo su cui il 9 agosto 1918 compì il volo su Vienna.