Gargnano

STORIA DI GARGNANO

Dopo la visita all’imponente Parrocchiale di San Martino, eretta nel sec. XVIII e con una grandiosa navata ellittica e un pronao neoclassico aggiunti nel 1837 da Rodolfo Vantini, scendiamo verso il centro storico di Gargnano. Siamo subito al Palazzo Feltrinelli, costruito tra il 1898 e il 1899 su disegno dell’architetto Francesco Solmi. Qui, durante il periodo della Repubblica Sociale di Salò trovò sede la segreteria di Mussolini, mentre ora il palazzo è proprietà dell’Universtità di Milano, che vi tiene corsi di lingua e cultura italiana per studenti stranieri. Nella zona del porto, su alcuni edifici sono murate delle palle di cannone che ricordano il bombardamento navale subito ad opera di cannoniere austriache nel luglio del 1866, durante la III guerra d’indipendenza italiana; interessante, in questa piazza, l’ex palazzo comunale, edificato nel 1582 da Giovanni Traffegnini, allievo del Todeschini. Alle spalle del porto si allarga l’antico quartiere dei pescatori, con strette viuzze e caratteristici portali gardesani in pietra, che conferiscono al paese una marcata impronta ottocentesca, ancor più sottolineata dal lungolago costituito da una passerella di legno. Seguendo la passerella arriviamo al basso edificio che ospitava la Società Lago di Garda, che un tempo commercializzava in tutta Europa gli agrumi della zona. Poco distante si trova la chiesa di san Francesco, costruita nel 1289, nel cui interno, rimaneggiato in epoca barocca, possiamo ammirare alcune tele cinquecentesche. All’esterno del tempio, sulla facciata, si trova una statua di Sant’Antonio del frate Antonio Delay, del 1301, mentre all’ingresso è posto il sarcofago, del 1302, di Argilo da Gargnano. Il chiostro, costruito nel XIV secolo ma risistemato nel 1424, è caratterizzato da eleganti archi, retti da capitelli scolpiti con leoni, pesci, ma anche cedri e limoni, ad avvalorare la tradizione secondo la quale furono i frati Francescani a portare sul Benaco la coltivazione degli agrumi.

Una passeggiata parallela alla riva del lago, verso nord, ci porta dopo due km alla chiesa di San Giacomo di Calino. Sulla strada, in località S.Faustino, si trova Villa Feltrinelli, conosciuta pure come Villa del Duce – perchè qui Mussolini ebbe la sua residenza nel 1943-45, ultimata nel 1894, in stile eclettico. La villa, ora trasformata in hotel, ha una darsena e presenta uno stupendo parco di gusto pittoresco con secolari magnolie. La chiesetta di S.Giacomo di Calino (sec.XI-XII), costruita in pietra rosata, sulla parete esterna orientale presenta interessanti affreschi del sec. XIII, tra cui un grande  San Cristoforo. A Bogliaco, una frazione di Gargnano, abbiamo il monumento più prestigioso di tutto il Comune, villa Bettoni, progettata agli inizi del ‘700 da Adriano Cristofoli e da Antonio Marchetti; nel 1764-67 venne arricchita da un magnifico giardino all’italiana, opera dell’architetto genovese Vincenzo Pierallini. All’interno si trovano dipinti del Reni, del Celesti e del Pitocchetto. Ritornati sulla Gardesana, prendiamo la deviazione per Villavetro e il santuario del SS.Crocefisso, dove arriviamo dopo circa 2 km, attraversando un bel oliveto. Il santuario è un’elegante costruzione della prima metà del ‘700 e custodisce un pregevole crocifisso ligneo del XVI secolo, lasciato in dono alla chiesa da alcuni pellegrini nordici che erano stati ospitati da una confraternita del posto. A tre quarti d’ora di cammino dalla contrada di Sasso (m 555), un piccolo centro circondato da prati e soprattutto da boschi di ceduo, si trova il piccolo eremo di San Valentino, posto a 772 metri di altitudine alle pendici del monte Comer. Questo tempietto venne innalzato attorno alla metà del XVII secolo – secondo la tradizione – da alcuni abitanti di Gargnano scampati alla peste e rifugiatisi fra le rocce di questi monti. Proseguendo ancor più verso l’interno arriviamo alla Valvestino, caratterizzata dalla presenza dell’omonimo lago artificiale e divisa fra i comuni di Valvestino (ab.300) e di Magasa (ab.220).

ATTRAZIONI

gargnanoDal porto di Bogliaco, a sud del capoluogo, abbiamo una bella vista su Gargnano e su villa Bettoni dalla parte che guarda il lago. In ogni stagione lo specchio d’acqua del porto è occupato da spettacolari barche a vela che ricordano come, al largo del paese, prenda il via la Centomiglia, la più importante regata europea in acque interne. La competizione, organizzata dal locale Circolo Vela fin dal 1951, si svolge in settembre e alla gara solitamente partecipano non meno di 400 imbarcazioni.

IL PARCO ALTO GARDA BRESCIANO

Il Parco, istituito nel 1989, occupa una superficie di 38.269 ettari, con una popolazione di circa 27.000 abitanti, distribuiti in nove comuni della riviera occidentale del Garda: Salò, Gardone Riviera, Toscolano-Maderno, Gargnano, Valvestino, Magasa, Tignale, Tremosine e Limone. È un parco caratterizzato da forti contrasti ambientali, dai 65 metri del lago ai quasi 2000 delle montagne più elevate, dalla macchia mediterranea agli endemismi rupicoli subalpini, contrasti esaltati ancor di più dalla storia della zona e dal diverso sviluppo delle singole aree, con l’entroterra rimasto sempre legato ad un’economia di montagna, a differenza della fascia costiera interessata da precoci e variate attività produttive di respiro ben più ampio, con le antiche colture intensive degli olivi e degli agrumi, le fiorenti attività mercantili, protoindustriali e industriali, e la più recente valorizzazione turistica. La sede del Parco è a Gargnano, in v. Oliva 32. Merita una visita Valvestiono, che dista circa 15 km da Gargnano, raggiungibile solo percorrendo una stretta stradina. Bisogna attraversare il Monte Pizzocolo, chiamato dalle parsone del posto, “Naso di Napoleone”. Continuando sulla stessa strada si giunge al lago d’Idro. Se si costeggia l’emissario di questo lago si giunge a Ladrone, che una volta era il confine tra il Trentino e la Lombardia. Qui si possono fare meravigliose passeggiate tra frutteti e oliveti.