Limone

STORIA DI LIMONE

LimoneIl nome del paese, Limone, non deriva dalle serre di agrumi, di cui nella zona rimangono numerose vestigia, bensì da limon, termine celtico che indica la pianta di olmo, o dal latino limen (confine).

Qui, le prime serre vennero costruite nel ‘600, ma fu soprattutto nel secolo successivo che sorsero le cedraie più spettacolari, grazie soprattutto agli investimenti della famiglia Bettoni.

Dalla magnificenza delle limonaie di questo paese fu colpito lo stesso Goethe, durante il suo viaggio in Italia, nel 1786, tanto da definirle “uno spettacolo di ricchezza e di grazia”.

ARTE

La Parrocchiale, dedicata a s.Benedetto, fu ricostruita ed ampliata nel 1691 ad opera del comasco Andrea Pernici, sui resti di una precedente chiesa romanica. Nel presbiterio sono conservate due tele (La cena in casa di Simone fariseo e l’adorazione dei magi) di Andrea Celesti (1637-1712) e una Deposizione del veronese  Battista d’Angolo detto il Moro, del 1543. Sul primo altare, a destra per chi entra in chiesa, è esposto un cinquecentesco Crocifisso a grandezza naturale, in legno di bosso: l’altare costruito nel 1721 con marmi gialli della sponda veronese, è opera del trentino Cristoforo Benedetti, autore pure dell’altar maggiore (1724) e di quello del Rosario (1704). Interessante il battistero, in pietra, risale agli ultimi anni del ‘500.Nei pressi dell’imbarcadero si trova la cinquecentesca chiesa di San Rocco, appollaiata su una roccia tappezzata da piante di capperi; sulla facciata esterna, che guarda il lago, vediamo una meridiana con la data 1707. (La chiesa è aperta solo il 16 agosto, festa del Santo).

Nel centro del paese – in piazza Garibaldi – troviamo Casa Gerardi, detta della Finanza, dei secoli XVII e XVIII, con una bella loggia in pietra scura al primo piano. A questo punto non è male perdersi nell’intrico dei vicoli acciottolati, attraverso il borgo, che in estate si presenta come un’esplosione di colori, su cui domina l’inconfondibile viola delle bougainvillee.

ATTRAZIONI

LimoneOltre che olivicultori e “giardinieri” nelle serre, i Limonesi erano in parte pescatori, favoriti dalla presenza proprio nelle vicinanze del paese di due famosi luoghi di fregola dei carpioni. Il paese conserva ancora una sua forte identità, che si rivela nell’attaccamento alle tradizioni e alle usanze locali. La Domenica delle Palme, ad esempio, si usa ancora preparare delle “colombine”, ottenute modellando il midollo dell’albero del fico; quindi, appese a ramoscelli di olivo con dei fili di rame, sono portate in chiesa per la benedizione. Tra i suoi visitatori più illustri, Limone annovera David Herbert Lawrence e il drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, mentre recentemente il paese è balzato ancor più alla ribalta internazionale per la scoperta, nel 1979, nel sangue di alcuni suoi abitanti, dell’ “apolipoproteina A-1 Milano”, una sostanza che previene arteriosclerosi e infarto, spazzando via il grasso delle arterie.

Merita una visita il santuario di Madonna del Montecastello. È arroccato a circa 700m sopra il livello del lago, e infatti si può godere di un splendido panorama sul lago e sulle montagne. Pieve, il capoluogo di Tremosine, attrae i turisti per i suoi spettacolari terrazzamenti. Si tratta di enormi terrazzamenti che si estendono fino sopra il lago. Si può alloggiare in Hotel direttamente sul lago, oppure fare passeggiate lungo le irte pareti, per arrivare fino alla spiaggia o alla fermata della corriera.