Parco del Mincio

IL PARCO DEL MINCIO

L’area protetta del Parco del Mincio è stata istituita dalla Regione Lombardia nel 1984 e comprende il territorio dei 13 comuni lombardi che si trovano lungo il fiume Mincio.

Vi fanno parte i comuni di Mantova, Ponti sul Mincio, Monzambano, Volta Mantovana, Goito, Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Curtatone, Borgo Virgilio, Bagnolo San Vito, Roncoferraro e Sustinente.

Parco del MincioIl Parco del Mincio si estende in una vasta area formata dal fiume Mincio il quale  esce dal Lago di Garda in corrispondenza di Peschiera del Garda (Verona), entra in territorio mantovano a Ponti sul Mincio attraversando le dolci colline Moreniche del Garda e passando tra molti piccoli borghi fortificati e prosegue poi nella Pianura Padana fino ad arrivare al grande fiume Po a Sacchetta di Sustinente.

Il Parco del Mincio comprende al suo interno varie Riserve e Siti Naturali d’eccellenza e offre mille spunti di visita a partire dalle Valli del Mincio, importante zona umida, alle escursioni fluviali nel basso Mincio, organizzate con partenza da Mantova, Grazie di Curtatone e Rivalta sul Mincio, all’osservazione dei nidi delle cicogne nel bosco-giardino Bertone, alle pagaiate tra i canneti e alle biciclettate lungo le svariate decine di chilometri di piste ciclopedonali che attraversano il Parco o che costeggiano il Mincio da Peschiera a Mantova.

L’Unione Europea si impegna a conservare la biodiversità del continente europeo e perciò ha istituito la Rete Natura 2000 : tra le aree individuate dalla Rete Natura 2000 ci sono anche alcune aree del Parco del Mincio di cui daremo una breve descrizione.

Valli del Mincio

L’ecosistema delle Valli del Mincio è un luogo eccezionale dove la natura si incontra con la vita di tante comunità del territorio compreso nei comuni di Rodigo, Porto Mantovano, Curtatone e Mantova.

E’ un’estesa zona paludosa, all’interno del Bacino del Mincio, riserva naturale e zona di protezione speciale di flora e fauna acquatiche e per la presenza di numerose specie di uccelli selvatici e migratori che nell’habitat palustre della zona trovano riparo e sosta nel loro lungo viaggio.

La riserva naturale delle Valli del Mincio insieme ai borghi rivieraschi di Grazie, Rivalta e Soave sono stati insigniti dell’importante riconoscimento EDEN, che significa destinazione europea turistica di eccellenza.

Vallazza

Altra riserva naturale è quella di Vallazza che si estende tra i comuni di Mantova e Virgilio e il cui territorio è caratterizzato da depositi alluvionali recenti.

Tali sedimenti sono stati a lungo oggetto di attività estrattiva, comportando la formazione di numerosi specchi d’acqua : questi siti hanno dato origine a zone umide di importanza naturalistica dovuta alla presenza di uccelli e anfibi rari.

Chiavica del Moro

Piccolo specchio d’acqua bordato da salici e pioppi e da vegetazione igrofila. E’ situato nel comune di Roncoferraro ed ha un edificio adibito all’osservazione naturalistica e in particolare al birdwatching.

Bosco della Fontana

La Riserva Naturale Statale Bosco della Fontana si trova nel comune di Marmirolo ed è ciò che rimane di un’area ben più vasta anticamente di proprietà dei Gonzaga.

Dal 1921 è area protetta e rappresenta uno degli ultimi relitti di foresta planiziaria della Pianura Padana.

L’85% della riserva è occupato da foreste, il rimanente da prateria e una piccola zona umida ; nel mezzo sorge la Palazzina di Caccia voluta da Vincenzo I Gonzaga alla fine del 1500.

Le particolarità della riserva vanno dalla botanica, alla geologia, alla zoologia con riferimento all’ importanza della conservazione del legno morto, degli organismi saproxilici e delle specie protette di alcuni uccelli.

Forcello
A Bagnolo San Vito (MN), in zona Forcello, è in corso dal 1981 una ricerca archeologica di un abitato etrusco che risulta essere stato abitato stabilmente dal VI sec. a.C. per più di 3 secoli.

Gli Etruschi erano anche mercanti e la zona del Forcello rappresentava il punto ideale per questi traffici, poiché si trovava alla confluenza di due importanti arterie fluviali, il Po e il Mincio.

Il Po metteva in collegamento l’area padana con l’Adriatico e quindi con il Mar Egeo dei Greci ; il Mincio permetteva di arrivare a Mantova e di penetrare a nord la pianura. Inoltre, sul territorio passava anche la strada che collegava l’Etruria, l’Appennino e la Pianura Padana.

Il Forcello è il più importante centro etrusco sinora scoperto a nord del Po.