Toscolano Maderno

STORIA DI TOSCOLANO MADERNO

Tutta la zona di Toscolano Maderno era un tempo disseminata di limonaie, di cui si vedono gli spettacolari resti, soprattutto attorno a Toscolano, mentre Maderno è sempre stata caratterizzata dalle serre di fiori e di ortaggi.

ARTE

La Parrocchiale di Toscolano Maderno, dedicata ai santi Pietro e Paolo, è della fine del ‘500, mentre il campanile risale al 1727. Al suo interno custodisce un pregevole ciclo di tele del pittore veneziano Andrea Celesti, come il trittico – del 1688 – che copre le pareti dell’abside, con scene della vita di san Pietro e di san Paolo, e altre tre tele poste in alcune cappelle. Interessanti sono i lavori di ebanisteria – in noce – di questa chiesa, come il coro, i confessionali, l’imponente pulpito e la maestosa cattedra del 1612. Dietro la parrocchiale si innalza il santuario della Madonna di Benaco, del XV secolo, così titolato perchè sarebbe stato costruito con le pietre di un’antica e misteriosa città – Benacus – che una leggenda sostiene essersi sprofondata in seguito al terremoto del 243 d.C. Resti di una villa del II sec.d.C., appartenuta alla famiglia dei Nonii-Arii, sono stati a più riprese ritrovati nel tratto di lago prospiciente il santuario. Provenienti da questa villa dovrebbero essere le due colonne di marmo rosso ora collocate davanti alla porta della Parrocchiale.

Nella zona dell’antico porto fanno da cornice alcuni palazzi signorili: al n°26, il palazzo abitato, nel XVI secolo, dallo stampatore Paganino Paganini; al n°53 la seicentesca dimora dei conti Delai, fornitori di ancore e di catene alla Serenissima, fiancheggiata da limonaie; interessante il palazzo Comboni (sec. XVIII), con una grande terrazza-parco che da sul porto e il lago aperto. A poca distanza dagli scavi archeologici si vede la Cartiera di Toscolano. Nei primi anni del ‘600, qui sorse per volere di Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova, una fastosa villa di piacere, chiamata Palazzo Nuovo, di cui però ora rimane ben poco. Secondo la tradizione, la foresteria della residenza gonzaghesca corrisponde all’odierno palazzo Bulgheroni – conosciuto pure con il nome di villa Lucia, caratterizzato da una scala a due rampe che sale all’ingresso del primo piano. Il monumento più significativo del paese è la chiesa romanica di Sant’Andrea, sul lungolago, risalente nelle sue forme attuali al XII secolo, eretta su un preesistente sacello (VIII-IX sec.). La facciata della chiesa richiama l’interno a tre navate; suggestiva è la cripta, mentre il presbiterio, sopraelevato, fu aggiunto nel secolo XV. Nei muri esterni sono incassati massi scolpiti provenienti da edifici romani, non di rado messi in opera capovolti a sottolineare il distacco dall’antico mondo pagano, mentre all’interno dell’edificio è collocato un sarcofago romano – di Cassia Festa, datato al 40 d.C. – privato dei bassorilievi e delle scritte per ordine del cardinale Borromeo in visita a Maderno nel 1580. La costruzione del campanile si iniziò nel 1469; venne poi restaurato nel 1602.

ATTRAZIONI

La Valle delle Cartiere

Toscolano MadernoAlle spalle di Toscolano Maderno si allunga la Valle delle Cartiere, percorsa dal torrente Toscolano, ora disseminata di ruderi e di edifici cadenti ma un tempo cuore pulsante della vita economica del paese. La prima documentazione riguardante l’esistenza di cartiere a Toscolano è del 1381. Sul finire del ‘500 tutta la valle era intasata da “folli”, piccole fabbriche di carta azionate dalla forza idraulica del fiume. Gli stracci venivano posti nella gualchiera costituita da più pile, sulle quali agivano ritmicamente, azionati dall’acqua, dei magli chiodati che li frantumavano fino a ridurli in poltiglia; quindi da tale pasta i “maestri” ottenevano i fogli di carta con il ricorso ad alcune forme apposite. La carta di Toscolano era ricercata dai governi dell’Italia settentrionale per gli atti ufficiali ed era smerciata fino in Turchia. Dopo alterne vicende, l’industrializzazione del settore restituì a Toscolano, nella seconda metà dell’Ottocento, il suo ruolo di polo cartario di rilevanza nazionale. Collegate all’industria cartaria furono le stamperie. Nel 1478, a soli 13 anni dalla stampa del primo libro in Italia, a Messaga di Toscolano lo stampatore Gabriele di Pietro da Treviso stampava la sua grammatica Donatus pro puerulis. Nel 1519 giunse a Toscolano il veneziano Paganino Paganini, che si segnalò per la cura e la ricercatezza dei caratteri, caratteristiche queste di tutta la produzione toscolanese fino ai primi anni del ‘600, quando l’arte tipografica gardesana decadde. Alle falde del Pizzocolo si stende la frazione di Gaino, un vecchio borgo che conserva ancora l’originaria struttura urbanistica. L’antica chiesa fu probabilmente eretta sulle rovine di un tempio pagano, mentre incassate nei muri del campanile si trovano lapidi romane; nel ‘600, poco distante, venne innalzato un nuovo tempio che al suo interno presenta quattro altari e una pregevole croce del 1554. Alla base delle falde boscose del Monte Castello di Gaino – il cui nome tradisce la presenza in epoca altomedioevale di una possente fortificazione, si stende la zona del “Circolo Golf Bogliaco”, il più antico campo di golf di tutto il Garda (1912), a 9 buche.

Anche Maderno era prospera al tempo dei Romani, mentre un’epigrafe testimonia la presenza degli Etruschi. Nel 969 il paese ebbe numerosi benefici dall’imperatore Ottone I e nel 1160 ricevette ulteriori concessioni da Federico Barbarossa, divenendo poi sede dell’amministrazione della Riviera occidentale, posizione di preminenza che mantenne fino al 1377, quando la moglie di Bernabò Visconti, la scaligera Beatrice, decise di portare a Salò la sede delle Magistrature, decretando così l’inizio della decadenza di Maderno.

L’attuale Parrocchiale di Toscolano Maderno (sec. XVIII) sorge sulle rovine di un imponente castello medioevale, distrutto da un incendio nel XVII secolo: di questa fortezza rimane una torre adattata a campanile. La chiesa, terminata nel 1825, conserva le spoglie di sant’Ercolano – patrono del paese e di tutta la Riviera: la fama di questo santo era tale che alla sua morte tutti i paesi rivieraschi se ne contesero le spoglie, perciò, per porre termine alle liti, il corpo venne posto su una barchetta senza remi e abbandonato ai flutti; alla fine, come scriveva Marin Sanudo, giunse a Maderno dove fu sepolto. All’interno della chiesa di Toscolano Maderno abbiamo opere di Paolo Veronese (1528-1588) e di Francesco Bassano il Vecchio (1470 ca.-1540). L’organo è del 1825, opera di Damiano Damiani, che riutilizzò alcune parti del precedente fatto dall’Antegnati. Dal paese è visibile, in alto, la chiesa di Maclino, una delle tre frazioni – le altre sono Vigole e Sanico – che si stendono sull’altopiano di Montemaderno, ai piedi del Pizzocolo, da alcuni anni zona molto frequentata da escursionisti a piedi, a cavallo ed in mountain bike. Maderno è collegata a Torri del Benaco, sulla sponda opposta, da un servizio di ferry-boat, con la possibilità di trasporto di pullman, auto e moto. La traversata dura circa 20 minuti ed è vivamente consigliata perchè da la possibilità di avere una visione poco consueta di questa parte di lago.