Il Garda è di origine glaciale, formatosi in era Quaternaria, dalla lingua ghiacciata proveniente dal fiume Sarca. Si trova a 65 metri s.l.m., circondato da due catene montane: ad est quella del Monte Baldo, dorsale montuosa dai ripidi valloncelli e scoscesi pendii nella sua parte centrale, ad ovest quella del territorio prealpino con i rilievi di Tremalzo, Carone e Pizzocolo.

Il territorio è condiviso dalla Lombardia, nella sua riva occidentale di una vegetazione ricca di sempreverdi, dal Veneto nella sua riva orientale con innumerevole flora mediterranea e dal Trentino nella punta nord, dove il lago sembra un fiordo tra il Baldo e le Alpi Ledrensi.

Geografia del Lago di GardaSarca è il principale immissario del Lago, che immette tra Riva e Torbole, le acque provenienti dai ghiacciai dell’Adamello e del lago Nambino. Unico emissario è il Mincio che con tre canali esce nelle vicinanze di Peschiera ed è proprio al Mincio che si deve la calebre limpidezza dell’acqua. Ci sono tante correnti subacque, i famosi “Corrif”, che giocano in un fondale irregolare di dossi, valli, massi, secche e scogli.

Dalle catene montuose che coronano il lago spira una notevole varietà di venti, i più noti sono il “Sover” o “Maestro”, “Ander” poi “L’Ora”, oltre alla “Vanessa” ed infine il “Montis”. La mitezza del clima disegna nell’entroterra, tra borghi e pievi, un paesaggio tipicamente submediterraneo. Le ontagne contrinuiscono a conservare il calore estivo trattenuto dalla massa d’acqua e ridistribuito in inverno sulle coltivazioni d’olivo, limoni e vigne.